Per le 9 tutti in aula.

Per le 9 tutti in aula.
Facce sveglie. Si entra in aula, nella maggior parte dei casi gli allievi hanno già affrontato un viaggio, e anche chi ha scelto di alloggiare nel b&b più vicino tradisce la curiosità di chi sa che materia si tratterà in aula durante la giornata, ma non sa cosa aspettarsi, riguardo tecniche e prodotti che dispensa l’Accademia.
Capita che qualche allievo inizi un corso in Accademia con una “difficoltà”: quella di prendere consapevolezza di non conoscere appieno la propria terra. In Accademia non si svelano segreti, si ritrova una memoria storica dei prodotti che nessuno ci ha mai mostrato e raccontato ma che fanno parte di una cultura contadina che ha cresciuto la Sardegna.
Quando il docente predispone la lezione, il primo passo è sempre quello di stabilire l’obiettivo della giornata di lezione. Si lavora in squadra e l’obiettivo sarà un obiettivo comune. Suddivisi i compiti, “si parte”, si inizia a lavorare.
“Claudia e Luca, voi vi occupate delle verdure, scrivete la lista, vi servono : cardi, bietole, carote e cicoria”.Benissimo, idee chiare sull’obbiettivo, lista pronta, si va a fare la spesa delle verdure.
Luca: “Dove andiamo a fare la spesa?”
Il docente : “Nell’orto no?”
Claudia e Luca scendono svelti le scale con la determinazione di due cavalieri, loro in cucina hanno gia avuto qualche esperienza lavorativa, e in Accademia sono entrati per perfezionare la tecnica. Quando entrano nell’orto, ne percorrono prima il perimetro, poi lo attraversano, lo guardano dall’alto e poi si chinano per guardare da vicino.. ed è mentre provano ad individuare la cicoria che con imbarazzo inciampano su quella “difficoltà”: per loro la cicoria è un mazzo legato di ciuffi di foglie verdi pulite e regolari che si trova sistemata dentro una cassetta di legno. Certo se fossero inciampati almeno sulle bietole il tutto sarebbe stato un po’ più semplice.

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