La primavera scalda la terra e la natura si risveglia.

Le giornate si allungano e la maggiore quantità di luce che scalda il terreno avvia il risveglio della natura.

Probabilmente originaria dell’Oriente la Borragine è una pianta diffusa in gran parte dell’Europa e dell’America centrale, dove cresce in forma spontanea, infatti non è raro incontrarla nelle campagne durante le prime passeggiate primaverili, inizia a fiorire proprio in questo periodo.

Sono molteplici i modi in cui le foglie giovani di questa pianta vengono utilizzate in cucina. Generalmente si fanno scottare in acqua bollente, e si utilizzano in molti piatti regionali per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti in Liguria, torte e frittate. Sia i fiori che le foglie vengono consumati in frittelle, passate in pastella e poi fritte. La peluria che copre le foglie viene eliminata durante la cottura.

I suoi fiori sono usati per colorare e guarnire i piatti e per colorare l’aceto; congelati in cubetti possono costituire decorazione per le bevande estive.

In Sardegna il suo nome varia a seconda della zona come Burràxi (Sardegna meridionale), Burràscia e Limba de boe (Sardegna settentrionale).

Ma non è tutto! Fin dall’antichità la pianta ha fama di svegliare spiriti vitali. Plinio il Vecchio, scrittore, ammiraglio e naturalista romano sosteneva che «Un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere».

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