La Marmilla di Roberto Petza

Noi siamo in Marmilla, terra di grano, di legumi e di mandorle, tantissime mandorle.
Era tutto un mandorleto senza fine, la Marmilla che ricordo io da bambino – mandorle e campi di grano. Ormai purtroppo molto è stato abbandonato. Però si può lavorare molto su questi due elementi: c’è una seria ripresa della lavorazione del grano duro antico e ci sono progetti sui mandorleti: il valore aggiunto è che qui è davvero tutto biologico, anche senza certificazioni, anche molto più che biologico.
La Marmilla era una delle patrie del grano duro, di cui il Senatore Cappelli era la varietà migliore. Spiga grandissima e bellissima con quei baffi alti e densi. Il grano duro tipo “Senatore Cappelli” viene utilizzato regolarmente a S’Apposentu nelle diverse tipologie di pane che offriamo.
Non possiamo non parlare degli ulivi secolari di Ussaramanna, beni paesaggistici da tutelare, e di un olio d’oliva, prodotto sempre ad Ussaramanna che amiamo particolarmente: quello dell’Oleificio Podda. La Marmilla offre diverse varietà tipiche di olio d’oliva: la pitz’e carroga, la bosana, la semidana e la tonda di Cagliari. Più dolce e delicata la pitz’e carroga, più intensa e decisa la bosana: i due estremi che coprono una grande varietà di aromi e sapori, di possibili utilizzi in cucina. L’olio dell’Oleificio Podda è molto equilibrato, frutto di un accorto blend tra le quattro cultivar autoctone. È l’olio che uso normalmente in cucina, a crudo e per cucinare. In Marmilla troviamo anche la giara di Siddi e la giara di Gesturi, l’altopiano famoso per i cavallini selvatici. Segue..

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